Il Decreto Crescita (Art. 4 – DL 34/2019) ha portato una vera e propria rivoluzione nell’ambito applicativo del Patent Box.

L’intervento legislativo prevede una procedura di accesso più veloce, snella e sicura ai benefici fiscali derivanti dall’utilizzo in via diretta delle Intellectual Properties (IP) aziendali, quali Brevetti, Know-how e Software.

In sintesi la riforma prevede:

  1. La procedura, alternativa al Tax Ruling obbligatorio, consistente nell’auto-determinazione ed auto-liquidazione del reddito agevolato da Patent Box, esercitabile tramite opzione e fondata sulla “idonea documentazione”, ovvero un “Dossier Patent Box” che l’azienda dovrà predisporre internamente e conservare in caso di richiesta di esibizione da parte dell’Agenzia delle Entrate. La nuova procedura è liberamente attuabile da tutte le aziende che intendono avvalersi dei benefici del Patent Box diretto, anche da quelle che hanno presentato in passato l’istanza di Tax Ruling (c.d. “accordo preventivo”, all’epoca obbligatorio), purché non ancora perfezionato.
  2. In caso di verifica tributaria che porti ad una rettifica del reddito agevolato da Patent Box l’Agenzia delle Entrate non applicherà alcuna sanzione al maggior reddito accertato qualora l’azienda consegni all’amministrazione finanziaria l’adeguata documentazione predisposta – il “Dossier Patent Box” – ed utilizzata per la auto-determinazione del reddito agevolabile. Questa importante innovazione legislativa prevede una vera e propria “Penalty Protection” a favore di quelle aziende che fruiranno dei benefici di legge  in modo trasparente, leale  e conforme alle norme ed allo spirito della legge.

Per la concreta attuazione delle riforma il legislatore ha demandato all’Agenzia delle Entrate l’emanazione di uno specifico provvedimento operativo,  che il Direttore dell’Agenzia ha prontamente predisposto e reso pubblico in data 30 luglio 2019.

Il provvedimento direttoriale e ed i dettagli applicativi della riforma saranno oggetto di specifico approfondimento nei prossimi articoli.