Patent Box

Aspetti specifici per i produttori di software.

L’agevolazione risulta estremamente interessante e fruibile per i produttori di software che concedono i loro prodotti in licenza d’uso a terzi.

Le “software-house” attuando un utilizzo indiretto del proprio bene immateriale possono accedere ai benefici del Patent Box in via diretta, senza doversi sottoporre a ruling obbligatorio con l’Agenzia delle Entrate.

Con le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015, comma 148), che ha espressamente  individuato tra i beni immateriali il «software protetto da copyright», l’agevolazione spetta indistintamente per tutto il software protetto da copyright la cui originalità può essere semplicemente autocertificata da dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del legale rappresentante dell’azienda, senza ulteriori adempimenti.

A maggior tutela, l’azienda può registrare il proprio software presso il “Pubblico Registro Software” istituito dalla SIAE, consegnando la documentazione richiesta per comprovarne la titolarità.

L’azienda deve, in ogni caso, predisporre per ciascun software per il quale richiede l’agevolazione, una puntuale contabilità analitica dei ricavi e dei costi da cui scaturiscono i redditi agevolabili, al fine anche di poter produrre la documentazione probatoria da conservare e da presentare in caso di controllo.

Gli “step” per fruire del Patent Box sono così sintetizzabili

  1. Individuazione dei beni immateriali:
  • Software(s) di proprietà dell’azienda
  • Determinazione del contributo economico del software al reddito aziendale
  • Valutazione e quantificazione delle attività di ricerca e sviluppo, direttamente o indirettamente svolte, per la realizzazione del software
  1. Valorizzazione del bene:
  • Identificazione dell’utilizzo
    • Diretto (software di supporto o per gestioni operative interne)
    • Indiretto dato in concessione a terzi tramite licenza
    • Cessione e relativa plusvalenza
  1. Valutazione del vantaggio:
  • Fiscale
    • Relativo all’identificazione dell’uso l’uso
      • indiretto, ovvero i canoni derivanti dalla concessione in uso (assenza di ruling)
      • diretto ovvero la quota di reddito generato dall’uso del bene immateriale (richiede la determinazione del reddito attraverso le regole del tranfer pricing e ruling obbligatorio)
    • Patrimoniale
      • Valorizzazione degli assets immateriali
      • Maggiore capitalizzazione aziendale
      • Miglior accesso al credito
  1. Attuare alcune procedure organizzative/amministrative interne:
  • Attivare una sistema di rilevazione contabile o extracontabile dei redditi e dei costi generati dal bene immateriale identificato.
  • Attivare la rilevazione dei costi di R&S tutela, comunicazione e promozione del bene oggetto della agevolazione in funzione del nexus approach e/o del recupero delle perdite.
  • Il sistema di rilevazione deve dimostrare il diretto collegamento tra le spese di R&D e il reddito agevolabile.

Riassumendo:

L’opzione del Patent Box può essere subito esercitata da tutte le aziende che hanno diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali, indipendentemente dal titolo giuridico in virtù del quale avviene lo sfruttamento (proprietà, licenza etc.)

Il regime è operativo ed a regime a partire dal periodo di imposta 2015, ha natura opzionale ed  é rinnovabile.

Il beneficio fiscale consiste nella riduzione al 50% del reddito imponibile ai fini IRES ed IRAP.

Inoltre in caso di cessione a terzi del software, la plusvalenza che l’azienda realizza è completamente esclusa dalla tassazione, ma si richiede però che l’azienda reinvesta, entro i due periodi di imposta successivi, almeno il 90% dei ricavi conseguiti dalla cessione del bene immateriale in altri beni immateriali.

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